--------------------------------
First Edit with: (2001)
--------------------------------
The 1995 Bridges Rock band:
--------------------------------
#Autor: Edoardo De Maria Gemini
#Autor: Lorenzo De Martino
#Vocal: Lorenzo De Martino
#Comp.: Edoardo De Maria Gemini
#Comp.: Lorenzo De Martino
#Bass: Lorenzo De Martino
#Drums: Aldo Borriello
#Guitar_e: Marco Vidino
#Guitar_c: Edoardo De Maria Gemini
Format: Cassette demo
LbL: Sbariamientos in old Ponticelli
--------------------------------
Edit with: (2009)
--------------------------------
The 2009 Bridges Rock band:
--------------------------------
#Autor: Edoardo De Maria Gemini
#Autor: Lorenzo De Martino
#Vocal: Lorenzo De Martino
#Comp.: Edoardo De Maria Gemini
#Comp.: Lorenzo De Martino
#Bass: Peppe Quiriti
#Drums: Pietro De Luca Bossa
#Guitar: Marco Vidino
Format: Cd
--------------------------------
OTHER LINKS
--------------------------------
'Sto distrutto proprio
--------------------------------
00# <--EMPTY-->
--------------------------------
'Sto distrutto proprio
(Canzone del 1995)
Sto distrutto proprio,
era la macchina che non va bene,
era la pioggia che non smetteva di venire giu'.
Sto distrutto proprio,
e' la vita che mi costringe
a dividermi tra realta' ed ipocrisia.
Sto distrutto proprio,
era la luce dei carabinieri,
voglio fumare,
ma c'e' lo sciopero dei contrabbandieri.
Sto distrutto proprio,
ad ascoltare sempre lamenti,
a capire la gente perche' i guai sono tanti.
Sto distrutto proprio,
a camminare sempre a piedi,
a fare da scorta ai miei problemi un po' segreti.
Sto distrutto proprio,
ma alla fine non mi lamento,
mia madre urla: "ho sporcato il pavimento".
LA STORIA:
la canzone ''Sto distrutto proprio '', e' nata nel 1995 dalla collaborazione di Edoardo De Maria Gemini e Lorenzo De Martino (sia testo che musica), ma solo nel 2009 fu arrangiata definitivamente e pubblicata nel cd ''Radiovenere Grungers - Raccolta Canzoni 1993-2009'' registrata a Napoli nel little Bridges Studio. La ripetizione "sto distrutto proprio" e' una locuzione colloquiale dialettale tipicamente napoletana, che esprime un forte senso di sconforto e disperazione, l'equivalente in foma dialettale anche di di ''ije stongo acciso proprio'' o ''stongo acciso proprio'' (sono ucciso, mi sento morto/distrutto). La canzone utilizza questa espressione come titolo, sottolineando il tema principale del brano...
La prima strofa descrive una serie di eventi che causano la sensazione di sconforto e di essere "distrutti".
La macchina che non funziona bene e la pioggia incessante rappresentano situazioni che possono far sentire disorientati.
Nella seconda strofa, il protagonista si sente costretto a dividere la sua vita tra la realta' e l'ipocrisia.
Questo indica una situazione in cui lui stesso, si sente costretto, in certe situazioni, a nascondere le sue vere emozioni e i sentimenti.
Nella terza strofa, la luce dei carabinieri rappresenta un'altra fonte di stress per il protagonista, che desidera fumare ma si trova di fronte allo sciopero dei contrabbandieri di sigarette.
Questo evento e' ispirato al famoso sciopero dei contrabbandieri di sigarette che ha avuto luogo a Napoli negli anni 80.
La quarta strofa descrive la difficolta' di comprendere e metabolizzare le lamentele tossiche degli altri e di capire perche' ci sono cosi' tanti problemi nel mondo.
Nella quinta strofa, il protagonista immagina di essere costretto a camminare sempre a piedi e a fare da scorta ai suoi problemi, che sono un po' segreti.
Questa strofa rappresenta una sensazione di isolamento e di solitudine, ma anche di tenere nascosti i lati deboli, di non rivelarsi, e di essere il protagonista, ma anche il consolatore di se stesso, come se avesse una scorta d'esperienza che aiuta ad accettare, superare o dimenticare questi problemi.
Infatti nell'ultima strofa, il protagonista conclude che, nonostante tutto, non si lamenta e accetta i suoi problemi. Tuttavia, sua madre lo rimprovera di aver sporcato il pavimento, mostrando che anche piccole cose banali possono causare stress e tensione.
La voce del cantante e' molto espressiva e coinvolgente, trasmettendo bene il senso di disperazione e di sconforto descritto nel testo. L'arrangiamento musicale, con la chitarra elettrica (Marco Vidino) e la batteria (Pietro De Luca Bossa), conferiscono alla canzone un'atmosfera folk/rock/ballad che si adatta bene al tema del brano. La canzone e' ben strutturata e le terzine del testo si adattano bene alla melodia.
In "Sto distrutto proprio", oltre alla chitarra elettrica e alla batteria, si possono notare anche alcuni elementi interessanti dal punto di vista del sound e dell'arrangiamento.
Ad esempio, ci sono alcuni effetti sonori come il riverbero sulla voce del cantante ben ponderato e il feedback della chitarra, che contribuiscono ad arricchire le sonorita' e creare un'atmosfera grintosa e malinconica, ma allo stesso tempo anche di leggerezza ironia e spensieratezza.
Inoltre, nella parte centrale del brano, si possono udire dei cori che si alternano alla voce solista. Questa scelta armonica da' maggiore profondita' e dinamicita' alla canzone, conferendole una certa varieta' musicale.
I cori, inoltre, contribuiscono a creare un senso di unita' e di coinvolgimento, coinvolgendo l'ascoltatore in modo piu' diretto.
Infine, la scelta di utilizzare il formato a terzine per il testo della canzone, oltre a rendere il racconto coinvolgente, ne facilita la cantabilita', dando al cantante e a chiunque la possibilita' di esprimersi in modo piu' fluido e naturale.
In questo senso, il testo si adatta perfettamente alla melodia e all'arrangiamento complessivo della canzone.
In sintesi, "Sto distrutto proprio" e' una canzone ben strutturata, che utilizza in modo sapiente gli elementi tecnici e musicali per creare un'atmosfera coinvolgente, malinconica ma anche spensierata.